Il martedì sera, a ridosso dell’apertura delle scuole, non è certo il giorno più semplice per inaugurare un Festival. Ma la Lunigiana e nello specifico Podenzana, dove MutaMenti ha scelto di aprire l’edizione 2022, amano il jazz. La Lunigiana, terra di fortissimo radicamento delle tradizioni locali, è in realtà estremamente aperta alle novità, culturalmente curiosa e indirizzata ad avventurarsi verso una modernità intelligente e responsabile che la mette in testa ai luohi migliori dai quali ripartire per costruire il tanto desiderato new normal. Hyper+, ovvero Nicola Fazzini al sax contralto, Alessandro Fedrigo al basso elettrico e Max Trabucco alla batteria, la proposta progettuale forse più particolare nel palinsesto della rassegna sono stati accolti da un pubblico coinvolto, attento, che li ha ricoperti di applausi ad ogni chiusura di pezzo. “Una cosa così non si era mai sentita a Podenzana” è stato l’apprezzamento entusiasta di uno dei tanti spettatori che nel dopo concerto ha atteso i musicisti per complimentarsi con loro. E in effetti il Festival MutaMenti sfida con la sua programmazione, clichet e standardizzazioni, proponendo concerti originali, ogni sera differenti, e in grado di raccontare i luoghi meravigliosi che attraversa, come il bellissimo castelletto Malaspina gentilmente aperto al pubblico dai proprietari, la Famiglia Cioli, con linguaggi sempre nuovi e contemporanei. Molto apprezzato il momento di incontro con i musicisti “affamati di musica” realizzato grazie al preziosissimo contributo del Comune e dell’attivissima Pro Loco di Podenzana che ha deliziato il pubblico con squisiti panigacci, eccellenze della cucina locale.